Progetto “Archivi Connessi” promosso dal C.R.A.P.
Nel 2021 nasce a Bologna per volontà e desiderio del CRAP, l'archivio Dina Rinaldi, per dare corpo cartaceo ai siti ilpioniere.org e associazionepionieri.it , che raccogliono l'intera collezione del giornalino, da cui il nome, e molto altro materiale ad esso connesso.
La realizzazione della raccolta cartacea di un giornalino uscito tra il 1950 e il 1967, ha visto l' impegno nella ricerca del materiale di tutti gli amici dell'associazione, che in misura diversa ma ugualmente appassionata hanno donato o procurato all'archivio tantissimo materiale utile e raro.
Abbiamo in scaffale tutte le annate complete, fatte salve quelle del 1954/55/56 che mancano ancora all’appello.
Tante sono inoltre le pubblicazioni attinenti, collaterali e/o coeve, tra almanacchi, fumetti, saggi pedagogici, giornalini illustrati dell'epoca ecc.
Ma come le ciliege che non si smetterebbe mai di cogliere o spiluccare, così la nostra brama di ricerca non solo non si esaurisce ma inopinatamente si allarga.
Le nuove acquisizioni, trasposte anche online, arricchiscono il nostro sito, oggi davvero straordinariamente imprescindibile per conoscere e studiare uno spicchio di storia della sinistra per lo più ignorata o sottovalutata.
Le relazioni che in questi anni abbiamo intrecciato con altre realtà di archivi o di ricerca, con singoli o associazioni che conservano documenti o materiali vari che arricchiscono il nostro ambito di interesse storico sono davvero molte. .
Come allora riuscire a di svelare questo patrimonio, portarlo alla luce, connettere e rendere fruibile queste miniere?
Sono almeno tre le ragioni che ci inducono a formulare una prima proposta per creare un 'archivio popolare diffuso da condividere con i nostri associati prima e con altre realtà piccole e grandi del territorio nazionale poi.
La prima riflessione che abbiamo fatto riguarda i luoghi
di raccolta che per quanto ampi non lo sono mai abbastanza.
In tanti, collezionisti appassionati, si trovano nella condizione o di cessare l’attività di ricerca o di uscire da casa propria per mancanza di spazio.
La seconda riflessione riguarda l'opportunità che potremo prenderci di valorizzare anche piccole collezioni personali ma di pregio che non hanno all'oggi, la possibilità di essere fruite. Tanti appassionati che posseggono importanti raccolte sarebbero ben felici di poterle mettere a disposizione del pubblico.
La terza ragione su cui ci siamo interrogati riguarda l'aspetto affettivo, quello cioè che non ci permette di rinunciare all’amata raccolta per trasferirla in un luogo che non sia il 'nostro', nel timore, giustificato, della dispersione.
Oggi con l’ “online” è possibile raccogliere in uno spazio unico materiale utilizzabile da ricercatori ed appassionati anche a distanza. Naturalmente le precondizioni di tale utilizzo sono due: la comune modalità d'archiviazione per rintracciare i singoli pezzi nel mare magnum delle raccolte (almeno per quelle fatte di diversi autori, personaggi, case editrici, ecc.); la disponibilità del proprietario all’accesso al proprio archivio.
Anche nella sfera delle nostre conoscenze possiamo risalire a collezioni intere ad esempio di Tex, Diabolik, Totem, Dylan Dog, ecc.
In questo circuito “interno ” l’'Archivio Storico Dina Rinaldi” avrebbe ruolo di cerniera e coordinamento della rete costituita.
Ma esiste anche la possibilità di allargare il campo operativo a circuiti “esterni”.
Per fare ciò riteniamo che sia utile un salto di qualità ovvero il riconoscimento ufficiale come “archivio storico”.
Per informazioni
Morena tel. 3497577484
Carlo tel. 3356449117